La via Pastinovelli, che sale dall’abitato di Piano di Mommio e che consente di raggiungere oltre al parco archeologico-naturalistico “Buca delle Fate” anche, con un sentiero nella parte finale, la frazione di Mommio Castello, è composta da un primo e da un ultimo tratto pubblico e da un tratto centrale di proprietà privata, ovvero dei frontisti. Una storica anomalia, a molti sconosciuta, che l’amministrazione comunale, mediante il coinvolgimento dei proprietari, vuole provare a superare per consentire sia la regolamentazione quanto più omogenea di quella viabilità sia la messa in sicurezza della stessa attraverso interventi di manutenzione straordinaria della sede stradale anche con risorse comunali e nei limiti delle stesse.

“Nel lontano passato, prima della realizzazione della viabilità ad oggi ricadente su proprietà privata e quando i mezzi di trasporto erano altri, gli utenti, per raggiungere Mommio Castello da Piano di Mommio e viceversa, percorrevano il vecchio tracciato della via della Pianella, oggi, per buona parte, poco più che una mulattiera e non più transitabile se non a piedi-spiega il sindaco Franco Mungai. Da tempo immemorabile quindi la strada utilizzata è via Pastinovelli che parte pubblica, diventa privata, per poi tornare pubblica nel tratto finale. Si tratta di un’anomalia consolidatasi negli anni, non voluta certamente dai proprietari, che vorremmo tentare di superare. Un’anomalia che rende impossibile, ad oggi, anche l’intervento diretto dell’amministrazione comunale che si trova impossibilitata giuridicamente ad investire in opere di manutenzione del manto stradale che, da tanti anni, versa in pessime condizioni.
Questa strada è percorsa, non solo nel tratto pubblico ma di fatto anche in quello privato, dai proprietari di abitazioni e di fondi, dai mezzi dei servizi pubblici come il servizio postale e la raccolta dei rifiuti, da cittadini a piedi, in bicicletta o con mezzi a motore e dai molti visitatori del parco archeologico – naturalistico “Buca delle Fate” fortemente apprezzato non solo dalla nostra comunità, inaugurato nel 2013, realizzato grazie a contributi regionali e con il sostegno di volontari e manutenuto con il progetto di “cittadinanza attiva”. Un sito archeologico che attira molte persone e che vorremmo ulteriormente valorizzare, anche attraverso un accesso più agevole e sicuro.

La strada risulta dissestata in particolare nel tratto di proprietà privata mentre nell’ultimo tratto, quello pubblico, grazie ai lavori effettuati due anni fa da GAIA per la sostituzione delle tubazioni, il manto stradale è stato riqualificato. Per superare l’anomalia la soluzione, come illustrata ai proprietari durante un incontro informativo che si è svolto lo scorso 14 giugno alla presenza del vicesindaco Damasco Rosi e della dirigente ai lavori pubblici ing. Valentina Maggi, può essere quella di riconoscere l’uso pubblico del tratto di strada privato, cosa che ci appresteremo a fare, che è condizione indispensabile per consentire al comune, ai sensi dell’art. 8 del “regolamento per la gestione delle strade vicinali di uso pubblico”, qualora i proprietari lo richiedano, di partecipare alla spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria fino ad un massimo del 50% dell’importo necessario. Ciò significa anche che, come già spiegato in quella sede, dal riconoscimento dell’uso pubblico di quel tratto di strada non deriva nessun obbligo a carico dei proprietari frontisti che possono quindi deliberatamente chiedere o meno al comune di attivare la procedure previste dal suddetto regolamento per l’esecuzione di interventi di manutenzione. Altre soluzioni sarebbero per il comune più dispendiose e molto più difficili da sostenere ma siamo in ogni caso disponibili a valutarle. La riqualificazione di quella strada è una richiesta che ci arriva da tutta la comunità, da molti proprietari, dagli utenti, dagli addetti ai servizi di consegna posta e ritiro rifiuti e dai visitatori del parco archeologico – naturalistico “Buca delle Fate”. La nostra volontà quindi è quella di prospettare e trovare una soluzione in accordo con i soggetti interessati ed è ciò che stiamo tentando di fare. Speriamo che questo nostro tentativo possa andare a buon fine”.

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